Racconti di case: Il mio spazio
Le due anime.
La casa che ho lasciato poco più di un anno fa l’avevo presa con esistenti solo i muri perimetrali. L’ho divisa secondo le esigenze mie e dell’allora mio marito, sfruttando ogni spazio e facendo architettura. Ogni parete era un gesto progettuale studiato e motivato.
La casa che mi accoglie ora rimane nella sua concatenazione originaria di stanze lungo un corridoio. Avessi potuto buttare giù tutte le tramezze e ritrovarmi con “foglio bianco” lo spazio architettonico avrebbe avuto una differente distribuzione, gli spazi sarebbero stati sfruttati al meglio.
Qua non ho “fatto architettura”, l’architettura esisteva già nel suo linguaggio stilistico e spaziale. Qua sto facendo interior design e styling.
Architettura, interior design, styling, relooking, home staging… quando ho iniziato io esistevano solo architettura e arredamento, poi è arrivato l’interior design che avvicinava i confini e ora sembrano di nuovo allontanarsi, compenetrarsi, fondersi a seconda del progetto e di chi lo pensa…
Una sola esigenza. Far dialogare una casa con i suoi abitanti.
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Veronica Simeoni | Architettura Viva